Achillea crithmifolia: prato alternativo sempreverde per un giardino raffinato
L’Achillea crithmifolia è una alternativa al classico prato inglese dalle soffici e vellutate foglie verde-grigio. Si tratta di una varietà estremamente versatile negli abbinamenti con altri prati a basso fabbisogno idrico e, soprattutto, molto resistente al freddo. La sua messa a dimora dà vita a un tappeto argenteo che conferisce un tocco raffinato ed elegante a ogni giardino.
Il suo nome è indice di una storia antica. Deriva, infatti, da una credenza epica raccontata da Plinio il Vecchio nel suo trattato naturalistico, secondo la quale Achille aveva usato proprio una delle varietà di questa specie durante l’assedio di Troia per curare le ferite di Telefo. Una pianta dalle mille proprietà conosciute nelle epoche più antiche, che si rivela incredibile anche oggi: l’Achillea crithmifolia è, infatti, una tappezzante sempreverde perfetta per un giardino a basso fabbisogno idrico, caratterizzato da un fogliame felpato e finemente inciso.
- Le caratteristiche dell'Achillea crithmifolia
- Messa a dimora e manutenzione dell'Achillea crithmifolia
- Combinazioni di prati a basso fabbisogno idrico
Le caratteristiche dell'Achillea crithmifolia
L’Achillea crithmifolia è una pianta a foglia grigia che sviluppa fiori color crema tra giugno e luglio. Come tutte le piante a foglia grigia, è molto resistente alle basse temperature, rivelandosi dunque estremamente versatile e adatta ai paesaggi invernali.
Tra le sue proprietà, l’Achillea ha anche quella di essere una tappezzante sempreverde: questa caratteristica consente di avere un giardino che resta esteticamente gradevole anche in inverno, con temperature piuttosto rigide, perché non tende a imbrunire né a diradarsi.
Inoltre, l’Achillea crithmifolia tende a soffrire molto il ristagno idrico. Si tratta di un’altra caratteristica tipica delle piante a foglia grigia, che richiedono un terreno ben drenato e almeno mezza giornata di pieno sole per ottenere l’aspetto di un elegantissimo tappeto argentato dalla fitta trama.
Messa a dimora e manutenzione dell’Achillea crithmifolia
Dove piantare l’Achillea crithmifolia?
La posizione è uno degli aspetti più importanti da considerare nella scelta di questa varietà di prato a basso fabbisogno idrico. L’Achillea crithmifolia, infatti, non ama l’umidità e ha bisogno di un terreno esposto in pieno sole, almeno per una buona metà della giornata. Se si prevede di posizionarla al di sotto di un albero, è bene assicurarsi che si tratti di un albero abbastanza alto da lasciare la giusta luce all’Achillea: gli alberi bassi tendono a coprire il prato con un’ombra fitta che impedisce all’umidità di evaporare.
In che periodo si pianta Achillea?
Come per la maggior parte delle alternative al prato, il momento migliore per la messa a dimora dell’Achillea crithmifolia è l’inizio dell’autunno. Nella fase di attecchimento, infatti, le piantine avranno bisogno di un’irrigazione maggiore e, sfruttando l’apporto idrico della stagione delle piogge, è possibile risparmiare preziose risorse. Anche una messa a dimora primaverile, però, è possibile e risulta altrettanto valida per una crescita armonica delle piantine. In questo caso, sarà necessario prevedere qualche irrigazione in più durante la prima estate, così da sostenere le piantine in fase di attecchimento.
Quali sono le fasi della messa a dimora e la successiva manutenzione?
In fase di attecchimento, il prato di Achillea crithmifolia avrà bisogno di essere irrigato di rado ma con abbondanti quantità di acqua. Come per tutti i prati alternativi, la frequenza di irrigazione andrà valutata in autonomia in questa prima fase, irrigando con abbondanti quantità d’acqua ogni volta che il terreno risulti completamente asciutto a 8/10 cm di profondità. Una volta trascorso il primo anno di vita del prato, le irrigazioni potranno limitarsi a una (massimo due) in tutto l’anno.
La densità d’impianto che consigliamo, di 10 piantine ogni metro quadro di terreno, permetterà all’Achillea crithmifolia di chiudersi in modo uniforme nel giro di 8/12 mesi. Anche la manutenzione dell’Achillea non richiede particolare dispendio di risorse: consigliamo di effettuare dai 2 ai 6 sfalci nell’arco dell’anno.
Combinazioni di prati a basso fabbisogno idrico con l’Achillea crithmifolia
L’Achillea crithmifolia è estremamente versatile negli abbinamenti e può essere combinata con altre coprisuolo. Un prato misto, infatti, si rivela sempre molto più resistente di una coltivazione monoclonale, e le potenzialità dell’Achillea migliorano notevolmente grazie alla scelta dei giusti mix di prati alternativi. Ecco i nostri consigli sui migliori abbinamenti con l’Achillea crithmifolia.
Achillea crithmifolia + Lippia nodiflora + Verbena hybrida
Incredibile abbinamento, in cui l’Achillea risulta perfetta per smorzare le vistose fioriture delle due verbenaceae.
Achillea crithmifolia + Frankenia laevis
Combinazione che dà vita a un prato estremamente resistente al freddo e alle basse temperature dei paesaggi di montagna.
Achillea crithmifolia + Verbena hybrida + Cotula lineariloba
Mix di prati alternativi perfetto per la creazione di un giardino colorato ma elegante che non attira le api.
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