Erba alta anche negli spazi urbani per preservare la biodiversità

Parliamo spesso di quanto la biodiversità sia importante per gli ecosistemi naturali e per la salute dei giardini, nei quali la scelta di diverse varietà o la possibilità di lasciar crescere le piccole infestanti permette di ottenere un prato più sano e un suolo più ricco. Questo discorso, però, può essere allargato anche al verde urbano, ovvero a tutti quei luoghi, spesso pubblici, come parchi e aiuole, che arricchiscono con un po’ di natura le città iper urbanizzate. Recentemente, alcune amministrazioni locali hanno previsto delle modifiche nei programmi di manutenzione delle aree verdi urbane, producendo notevoli miglioramenti per il benessere pubblico.

  • L’importanza del verde urbano e di preservarne la biodiversità
  • Le positive conseguenze di tenere l’erba alta
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    L’importanza del verde urbano e di preservarne la biodiversità

    Il verde urbano ha un ruolo fondamentale per la qualità dell’aria nelle grandi città e, più in generale, per il benessere di chi le abita. Non si tratta solo della capacità degli alberi di contrastare il cambiamento climatico immagazzinando anidride carbonica, ma anche e soprattutto delle capacità di ridurre le temperature, contrastando il caldo tipico degli agglomerati di cemento. Inoltre, la presenza di spazi verdi in città riduce la presenza di polveri sottili e mitiga, dunque, l’inquinamento.

    Quest’anno, molte amministrazioni locali delle città italiane hanno deciso di lasciar crescere l’erba un po’ più del solito nei parchi, nelle aiuole e nelle zone verdi urbane. L’obiettivo di questa strategia non è solo quella di ridurre i costi di manutenzione, ma anche di aumentare la biodiversità di quegli ambienti. Tra i fili d’erba più alti, infatti, possono annidarsi molte più specie rispetto alla quantità che può vivere in un ambiente con l’erba tagliata corta. Si parla di insetti, indubbiamente, ma anche delle stesse piante, poiché un prato falciato di frequente impedisce la produzione e lo spargimento di semi e, dunque, la crescita di diverse varietà vegetali.

    Con un buon livello di biodiversità, invece, le piante possono disperdere efficacemente polline e semi, gli animali trovano cibo a sufficienza, ottenendo la convivenza di più specie ed evitando, invece, che poche specie si impongano sulle altre, causando degli squilibri nella salute dell’ecosistema. Inoltre, quando l’erba è più alta e non viene tagliata subito, si lascia il tempo anche ai fiori di comparire: in questo modo, le api, fonti preziosissime di vita e biodiversità, possono prosperare. 

    La varietà di impollinatori e di tutti gli altri insetti è fondamentale anche in città, perché la diminuizione della loro presenza nelle aree urbane causa non pochi problemi all’equilibrio ecosistemico. Più insetti significa più varietà, più impollinazione, ma anche maggiore presenza di specie di altri animali che si nutrono di insetti, provocando un arricchimento generale della diversità dei luoghi di verde urbano.

    Le positive conseguenze di tenere l’erba alta

    Sono diversi gli studi che confermano i benefici di tenere l’erba alta nelle aree di verde urbano. Una ricerca del 2022 dell’Università Libera di Berlino ha coinvolto osservazioni in Europa e in Nord America e ha concluso che c’è un rapporto diretto tra una bassa frequenza di sfalcio e un’alta concentrazione di insetti. La conclusione ha chiarito che una minore frequenza degli sfalci non solo aumenta la presenza di insetti, ma ne aumenta anche la biodiversità. Infatti, dal confronto con i dati relativi ai parchi urbani con l’erba regolarmente tagliata, ne è emerso che in questi luoghi c’è una predominanza delle specie di insetti ritenute dannose, come zanzare e zecche.

    Aumentare la biodiversità significa anche popolare le città di specie di uccelli, di mammiferi o di altri insetti che si nutrono di zanzare o altri insetti pericolosi o fastidiosi, diminuendo di fatto la prevaricazione che essi hanno all’interno delle aree urbane.

    Oltre ai benefici in termini di biodiversità, tenere l’erba alta porta anche altri vantaggi in termini ambientali. Per esempio, una vegetazione più abbondante riduce l’erosione del suolo, assorbe una quantità maggiore di anidride carbonica e riduce, di conseguenza, il calore delle città. 

    Lasciare che la vegetazione si prenda il suo spazio, insomma, ed evitare di provare a inserirla in schemi ordinati che rispondono a standard estetici, è molto più funzionale e utile all’ambiente. È il messaggio che tentiamo di insegnare con la filosofia dry, che si serve degli stratagemmi della natura stessa per prendersene cura, e senza la pretesa di servircene per il nostro volere.