Saper leggere le notizie sul clima e i segnali del tuo giardino
Estati molto calde, inverni miti, primavera in anticipo, piogge improvvise e abbondanti. Alle manifestazioni del nuovo clima ci stiamo, lentamente, abituando, eppure non c’è niente di normale in questi eventi. Tuttavia, molto spesso i segnali che il Pianeta ci invia sono difficili da interpretare. Saper leggere le notizie sul clima, infatti, così come saper comprendere i segnali della natura, è fondamentale per avere un’idea chiara della situazione in cui ci troviamo, delle cose che possiamo fare e del tempo che abbiamo a nostra disposizione per fermare il riscaldamento globale. Anche i nostri stessi giardini, nel loro piccolo, parlano e presentano i sintomi del cambiamento climatico. Leggi il nostro approfondimento per farti un’idea più chiara riguardo questo argomento e per imparare a leggere le notizie e i segnali del pianeta e del tuo giardino.
- La differenza tra meteo e clima
- Non un normale caldo estivo
- Eventi atmosferici estremi
- Anche il tuo giardino ti segnala il cambiamento climatico
La differenza tra meteo e clima
Uno degli errori più comuni nell’interpretazione delle espressioni climatiche è la confusione che spesso si fa tra meteo e clima. Il meteo riguarda l’osservazione di eventi limitati, circoscritti ad alcune aree geografiche e a brevi periodi di tempo. Il clima, invece, è globale, oppure riferito a grandi aree del pianeta, e dipende da un media elaborata a partire da osservazioni metereologiche lunghe decenni. Il meteo, dunque, non è che una condizione temporanea e non necessariamente rappresentativa del clima.
Questa distinzione è importante perché molto spesso si interpretano fenomeni metereologici anomali come se fossero in qualche modo indicativi della condizione del cambiamento climatico. Un inverno particolarmente freddo, o una primavera che tarda ad arrivare, non sono segnali del fatto che il riscaldamento globale stia rientrando o, addirittura, non esista. Sono eventi momentanei, picchi anomali o, semplicemente, eventi metereologici transitori. Quando si parla di clima è necessario osservare la tendenza sul lungo periodo. Ma, allora, qual è il modo giusto di interpretare e capire questi fenomeni?
Non un normale caldo estivo
Il caldo è la manifestazione metereologica che più comunemente associamo al riscaldamento globale. Ma per comprendere in che misura un’ondata di caldo è anomala, non bisogna chiedersi solo a quanti gradi arriva, ma, soprattutto, quanto dura e con quale frequenza questo evento si ripete.
Durante le estati degli ultimi anni, è capitato spesso che si raggiungessero picchi di temperatura tali da infrangere i precedenti record di temperature mai registrate in determinati luoghi e periodi. Ciò che però è necessario tener presente è che i picchi possono essere anomalie momentanee e che non necessariamente si ripetono. Ciò che dobbiamo osservare, invece, è la tendenza.
Durante le ultime estati, si stanno registrando temperature più alte di 8-12°C rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Il riscaldamento globale ha reso le ondate di calore più frequenti, aumentando la loro frequenza di ben 5 volte, e ha reso la loro durata molto più lunga.
Eventi atmosferici estremi
Il nostro clima, prima mediterraneo e mite, si sta tropicalizzando. Questo significa che, oltre alle ondate di calore e all’aumento generale delle temperature anche in inverno, diventano sempre più frequenti anche gli eventi atmosferici estremi.
Non solo, dunque, le ondate di caldo e la siccità, che associamo facilmente al riscaldamento globale, ma anche alluvioni, come quelle viste la scorsa primavera, e trombe d’aria e grandinate decisamente anomale, come quelle che hanno creato moltissimi danni quest’estate.
Grandinate e alluvioni sono, forse, gli eventi anomali che più facilmente possono trarre in inganno. Associando, comunemente, il cambiamento climatico al caldo, può capitare di pensare che eventi del genere siano in realtà il segno di un miglioramento. Ma non è affatto così.
Un’atmosfera caratterizzata da temperature più calde, è in grado di contenere molto più vapore acqueo, che si accumula in quantità inconsuete, per poi essere rilasciato tutto insieme, causando le bombe d’acqua e, quando, ci sono abbastanza correnti, grandinate e forti venti. Anche in questo caso, non è l’evento in sé a significare cambiamento climatico, ma la frequenza con cui questi eventi si manifestano. Che, soprattutto in questo periodo, sta inequivocabilmente aumentando.
Anche il tuo giardino ti segnala il cambiamento climatico
Non è solo il meteo a fornire questi indizi, ma anche i nostri giardini si riempiono facilmente di segnali del cambiamento climatico. Saper interpretare e riconoscere tutto ciò che la natura ci dice, anche solo attraverso gli indizi che troviamo nel nostro personale spazio verde, è fondamentale.
Ecco tutti i modi in cui il tuo giardino ti comunica di avvertire gli effetti del cambiamento climatico.
Fioritura anticipata: se le temperature sono mediamente più alte, la primavera arriva in anticipo e, talvolta, arriva proprio al momento sbagliato. Fiori che sbocciano prima del previsto, piante primaverili che iniziano a spuntare anche in autunno. Questi cambiamenti non portano solo a una fioritura anticipata, ma stravolgono il ciclo di crescita delle piante da orto, finendo per danneggiare il raccolto.
Stravolgimento della flora e della fauna: se le temperature cambiano e il clima si modifica, le specie autoctone potrebbero non sopportare le nuove condizioni e non sopravvivere. Ad esse, è possibile che si sostituiscano piante e insetti tipici di altri climi, ora facilmente adattabili a quello del nostro territorio.
Impollinatori confusi: se la presenza di api e altri insetti impollinatori è la prova di un giardino sano, curato senza agenti chimici e ricco di biodiversità, la loro assenza è sintomo di un ecosistema instabile, che può creare gravi problemi anche alla salute del giardino. Può anche accadere che le api si presentino in anticipo rispetto al solito per le loro scorte annuali di polline.
Osservare queste anomalie nel comportamento del giardino, ci dimostra che gli effetti del cambiamento climatico, anche nella nostra vita quotidiana, diventano via via più evidenti. È nostra responsabilità fare il possibile per arrestarne l’avanzata, per non compromettere il futuro della specie umana e del pianeta stesso.