Un Natale ecologico… dentro e fuori il giardino
Le feste sono in arrivo e presto la nostra attenzione sarà monopolizzata da addobbi, cenoni e regali. Ma se la magia del Natale sta proprio nel suo potere di arricchire un intero mese di promesse e speranze, è anche vero che non bisogna lasciarsi distrarre dalle proprie missioni quotidiane, come l’attenzione all’ambiente, alla salute della natura e a evitare l’inquinamento. Questo periodo è infatti quello in cui si produce, si acquista e si consuma così tanto da causare enormi quantità di sprechi. E se vivere le feste all’insegna del consumismo ne fa perdere la magia, anche l’ambiente e la filosofia green vacillano in questo periodo. Esiste, però, un modo per vivere un Natale ecologico, che non nega la gioia delle feste, dei pranzi e dei regali, ma che permette di viverli nel modo più ambientalista possibile.
- Albero di Natale ecologico
- Regali ecologici per Natale
- Abitudini ecologiche: dalla carta regalo alle luci colorate
- Un Natale ecologico anche a tavola
Albero di Natale ecologico
Albero di Natale sì o albero di natale no? Albero vero o albero finto? È questo forse il più grande dilemma sulla sostenibilità nel periodo delle feste. Ognuna delle due opzioni ha vantaggi e svantaggi. L’albero vero è acquistabile a chilometro zero, produrlo non comporta grandi quantità di emissioni di CO2 e se dotato di radici può essere ripiantato. È anche vero, però, che se lo si acquista con le radici recise, si sta di fatto tagliando un albero per un motivo futile, solo per realizzare una decorazione, che spesso non riesce neanche a sopravvivere alle temperature casalinghe, né a tutti i climi. L’albero finto, invece, è molto resistente e riutilizzabile potenzialmente per tutta la vita, eppure la sua produzione inquina moltissimo, e anche il suo smaltimento, poiché non è biodegradabile né riciclabile al 100%, e in fase di smaltimento può liberare sostanze cancerogene.
Nessuna delle due opzioni, dunque, è piva di difetti. Come fare, allora, per avere alberi di Natale ecologici? Se si possiede un giardino o anche solo un balcone, si può optare per un albero, non necessariamente un abete, che resiste bene alle temperature della propria zona e che può essere ripiantato all’esterno dopo le feste. Se l’abete è perfetto al Nord Italia e in zone dal clima freddo, al Centro e al Sud esistono altre tipologie di piante che resistono perfettamente agli altri climi. Si può optare, per esempio, per Leccio, Cipresso e Olivo cipressino, ideali per chi ha poco spazio.
Regali ecologici per Natale
Se per essere rispettosi dell’ambiente è necessario fare la raccolta differenziata, per i regali non vale lo stesso e un Natale ecologico non è fatto di regali riciclati (a meno che non si parli di vintage). È fatto, però, di pensieri che non sono acquistati senza troppa convinzione pur di regalare qualcosa, ma ideati per evitare gli sprechi, che restino inutilizzati o che vengano addirittura gettati.
Il modo più semplice per evitare gli sprechi sono i regali immateriali. Biglietti per visite, mostre, musei, ma anche viaggi e cene per chi cerca regali più importanti. Il punto è regalare esperienze invece delle cose. Niente oggetti, soprammobili o ninnoli, soprattutto se non siamo certi che siano regali apprezzati e desiderati, per evitare di acquistare oggetti che non verranno utilizzati e che produrranno solo inquinamento. Può sembrare un gesto banale, ma se immaginiamo tutti gli oggetti regalati inutilmente in questo periodo è facile rendersi conto che spesso i regali possano essere il primo nemico di un Natale ecologico.
I regali più sostenibili per eccellenza, poi, sono le piante. In generale, scegliere prodotti sostenibili, realizzati da filiere che certificano l’etica dietro la produzione è fondamentale, ma per evitare di alimentare il consumismo e per non regalare oggetti, le piante sono sempre un’ottima idea. Fiori, o anche solo semi, oppure versatili Gift Card del proprio fornitore di fiducia per i più appassionati, sono pensieri che non contribuiscono ad alcun tipo di inquinamento e che non vengono mai sprecati.
Se poi la sostenibilità è un argomento che sta a cuore anche al destinatario dei doni, esistono dei regali pensati appositamente per fare del bene all’ambiente. Per esempio, molti siti e comunità online “vendono” alberi in alcune zone del mondo da riforestare, oppure alveari da allevare. Regalare un albero o un alveare non significa donarli fisicamente, ma sostenere economicamente, da parte del ricevente del regalo, la messa a dimora di un albero– di cui si può anche controllare il livello di ossigeno prodotto – per contribuire alla riforestazione, oppure la cura di un alveare e la vita di tutte le api che lo abitano – permettendo anche di assaggiarne il miele. Un regalo, dunque, per l’ambiente, perfetto per chi contribuisce ogni giorno con le proprie azioni a limitare l’inquinamento.
Abitudini ecologiche: dalla carta regalo alle luci colorate
Quanti di voi, a ogni ritrovo di famiglia con dieci regali a testa da scartare, si rendono conto dell’enorme quantità di carta che viene sprecata? Quanti di voi pensano che tutta quella cellulosa viene da alberi che sono stati tagliati solo per impacchettare dei regali? Fare pacchetti carini è divertente, ma i regali non perdono il loro valore se non sono impacchettati, ed esistono molte valide alternative ecologiche alla carta da regalo.
Il passo più semplice è quello di sostituire la carta regalo con delle bustine colorate, che possono essere riutilizzate per nuovi regali. Ma, anche così, si produce una grande quantità di carta. Il mantra, in questi casi, è il riutilizzo: la carta da imballaggio o da pacchi che arriva con gli ordini online, o anche i fogli di giornale, rappresentano un’alternativa simpatica e divertente alla carta da regalo acquistata. Ma se siamo alla ricerca di un vero Natale ecologico, possiamo prendere in considerazione l’idea di non incartare i regali, magari limitarci a un più piccolo bigliettino da accompagnare al dono, in modo da dimostrare cura e attenzione anche senza produrre cartacce e rifiuti.
Un’altra grande fonte di inquinamento sono certamente le luci di natale. Insieme alle decorazioni e agli addobbi sono la cosa che, più di tutte, contribuisce alla creazione della magia delle feste. Ma richiedono anche grandi quantità di energia. Non è detto che per avere un Natale ecologico bisogna rinunciare alle lucine: l’importante è utilizzare luci natalizie al LED. Si tratta dell’opzione di illuminazione che, al momento, consuma circa l’80% in meno dell’energia richiesta da una serie di lampadine classiche. E, inoltre, dura fino a dieci volte di più, diminuendo ulteriormente gli sprechi.
Un Natale ecologico anche a tavola
Uno degli elementi più importanti delle feste è il cibo. Non le pietanze in sé, sebbene ogni luogo abbia la propria tradizione. Ma il momento dei pasti come tempo di convivialità da dividere con le persone più care. Pranzi e cenoni sono infatti i momenti più attesi – e i più temuti – per trascorrere le feste insieme, ma sono anche la situazione in cui è necessario combattere più strenuamente per un Natale ecologico.
Prima di tutto, in questi momenti si producono tantissimi sprechi, cibo avanzato che spesso viene gettato. Per questo, la prima regola è diminuire le quantità. Siamo, infatti, portati a preparare molto più cibo di quanto serva, per assicurare una buona porzione a chiunque, ma prepararne un po’ di meno non lascerà nessuno a morire di fame. Inoltre, organizzarsi per consegnare a ogni invitato qualche porzione del cibo avanzato perché non venga gettato, è un’ottima idea.
Ciò che più fa male, delle nostre tavole natalizie, però, è proprio quello che mangiamo. Ogni famiglia, ogni zona, ogni regione ha le proprie abitudini e i propri piatti tradizionali. La tradizione culinaria italiana e in generale la dieta mediterranea è fatta di un grande ricorso a prodotti di origine vegetale e un utilizzo di prodotti animali solo nei periodi di festa. Durante i nostri pranzi e cenoni, però, finiamo per acquistare e preparare grandissime quantità di prodotti a base di carne o di pesce. E, come ricordiamo spesso, sono proprio i prodotti di origine animale a inquinare di più. Se eliminare del tutto i piatti della tradizione può sembrare difficile, una buona idea per limitare le emissioni dei nostri pasti potrebbe essere quella di scegliere solo poche pietanze a base di carne o pesce, e di sperimentare molte alternative vegetariane o vegane da aggiungere al menu tradizionale. In questo modo, si inizia ad assaporare gusti diversi, senza rompere del tutto con la tradizione, ma inquinando molto di meno.
Dopotutto, a Natale siamo tutti più buoni, e proprio per questo, non dobbiamo rinunciare alla sostenibilità.